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RC auto, l’Antitrust conferma: In Italia le tariffe più alte d’Europa


La relazione annuale dell’Autorità garante del Mercato e della Concorrenza è tristemente chiara, e pur usando una comprensibile

pacatezza di linguaggio, il presidente Antitrust  Giovanni Pitruzzella scrive: il mercato della RC auto è uno dei settori dell'economia Italiana nel quale "si registra un livello di concorrenza non ancora soddisfacente e, parallelamente, i prezzi pagati dai consumatori tendono irrimediabilmente a salire".

Analizzando i numeri la relazione appare ancora più esplicita, il premio medio delle RC auto sulla responsabilità civile per la circolazione di autoveicoli pagato in Italia è oltre il doppio di quello pagato da Francia e Portogallo, superiore a quello Tedesco dell'80% e superiore del 70% a quello Olandese, valori che fanno da eco a quanto denunciato dalle associazioni dei consumatori che, rapportando le RC auto del mercato Italiano del 2012 a quelle del 1994, evidenziano come i premi si siano triplicati per le automobili, e quasi quintuplicati per le moto, al contrario di paesi come Francia, Spagna, e Germania, dove sono aumentate ma meno del 90% in fase con gl'indici d'inflazione.

L’aumento è ancora più alto per le donne, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea che equipara le polizze dei due sessi infatti, le compagnie invece di mediare, hanno uniformato le polizze del gentil sesso a quelle maschili determinando aumenti, specie per le donne neopatentate, da vero record.

Strano paese il nostro commenta il Presidente Avv. Rocco SOFI, dove salari, pensioni, burocrazia, lungaggini, servizi ai cittadini, indici occupazionali, sono tristemente ai minimi Europei, mentre tasse, tariffe (pubbliche e private) imposizioni e balzelli nazionali e locali, sono stabilmente ai massimi, costringendo i consumatori Italiani a stare, comunque li si guardi, dal lato "peggiore".

L'unica buona notizia sul piano della circolazione, aggiunge l’Avv. SOFI, è che gl'incidenti e le vittime della strada si sono sensibilmente ridotti, dato positivo che tuttavia non è dovuto come si vorrebbe al miglioramento della viabilità, della manutenzione delle strade, della segnaletica, ecc., (anzi) ma dovute in larga misura alla crisi che ha fatto crollare la circolazione come confermano tutti gl'indicatori, ulteriore motivo per ottenere una riduzione dei premi, che invece sono in aumento anche nel 2013.

Per approfondire, leggi la relazione completa: Relazione 2013 Antitrust